Introduzione alla mia ricerca.
La mia pittura ha come necessità quella di indagare il lato più
viscerale e contorto dell’ esistenza umana. Per fare ciò ho
prima di tutto iniziato indagando me stesso attraverso i miei autoritratti.
La mia poetica è ispirata alla brutalità della vita sia dal
punto di vista esistenziale che da quello narrativo. Il mio lavoro
è soprattutto incentrato sulla ritrattistica in cui cerco di rivelare l’
anima dei soggetti. Sono attratto dai difetti estetici e dell’ età,
come testimoniano i ritratti di persone anziane che ho dipinto.
Ho indagato anche temi che toccano la nostra contemporaneità,
come il rapporto con la droga ne “il punto cieco della
mira”. La svolta della mia pittura è avvenuta quando ho unito lo
studio dei maestri del seicento, di cui sono innamorato, con la
viscerale figurazione degli espressionisti. Tuttavia sia quando le
mie opere tendono verso la teatralità seicentesca, sia quando
virano verso l’ esistenzialismo espressionista, credo mantengano
comunque un linguaggio personale. Non ricerco il bello
oggettivo ma la tensione di un significato da rendere attraverso
il segno, il gesto e il colore.